lunedì 28 gennaio 2008

LUNA del 24 gennaio 2008

Ancora una serata con un seeing pessimo. Il target era Marte, ma ho dovuto ripiegare sulla Luna.
L'unica immagine decente della serata è questo mosaico realizzato col programma iMerge, a partire da 12 immagini riprese con la Toucam Pro II al fuoco diretto (650mm di focale) del mio Celestron 130SLT:



Giusto per rendere l'idea delle condizioni atmosferiche, la ripresa era così (cliccate sopra l'immagine per vedere l'animazione):
un vero e proprio "budino".

Dal quale ho anche ottenuto le immagini non proprio esaltanti che riporto qui di seguito:

Elaborazione Raw con Registax
Elaborazione Wavelet e Photoshop

Poi sono stato comunque tentato di provare le due barlow abbinate 2x e 3x per raggiungere la focale di 3900mm... con questo risultato da considerarlo solo come test.


Questa che segue, forse più decente, l'ho elaborata - sempre con Registax - utilizzando il metodo multipoint:


Ed ora un pò di Toponomastica... giusto per non perdersi.



Alla prossima.

mercoledì 16 gennaio 2008

Riprese Lunari (Janssen, Vallis Rheita, Mare Nectaris e dintorni)

Ricordo ancora quando mio padre ci regalò il primo rifrattorino; semplice, economico, ma di tutto rispetto col quale ci divertivamo ad osservare la Luna “da vicino”.

L’estate del 1969 era trascorsa da pochi mesi. Il modulo lunare (il mitico LEM) aveva toccato la superficie del satellite il 20 luglio, nei pressi del margine del Mare della Tranquillità e poche ore dopo Armstrong aveva messo piede sul suolo lunare, tenendoci letteralmente incollati al nostro televisore in bianco e nero che allora riceveva solo 2 canali, il primo e il secondo canale della Rai, quando ancora un triangolino bianco ti avvisava che sull'altro canale stava per cominciare un altro programma. In quel periodo frequentavo la 2^ elementare…

Oltre al rifrattorino ricevetti in regalo dai miei zii un modellino del Lem con tanto di equipaggio e quello che io chiamavo il “mappamondo della Luna” che mostravo con orgoglio ai miei amici e che contrariamente a quello della Terra era sorretto da un modellino di crateri non ben identificati e che usavo come diorama per le mie simulazioni di atterraggio col Lem (altro che consolle e videogame).

Mai avrei pensato allora all’età di 7 anni che un giorno avrebbero inventato e sarebbe bastata una webcam per riprendere delle immagini simili a quelle che vedevamo trasmesse in tv nelle fasi di avvicinamento alla Luna e che venivano riproposte su tutti i giornali di allora.

Questa premessa per dire che l'osservazione del nostro satellite naturale, è molto affascinante e gratificante, in primo luogo perché è la prima cosa a cui rivolgiamo in maniera del tutto istintiva la nostra prima attrezzatura e poi perché col passare del tempo ci coinvolge sempre di più per via dei particolari che scopriamo di volta in volta a vari ingrandimenti e senza forse renderci conto, ancora inesperti, che le immagini assumono aspetti diversi per via della variabilità delle luci e delle ombre che si verificano durante le vari fasi lunari col trascorrere dei giorni e che ci fanno percepire la tridimensionalità dei paesaggi lunari.

Pesaggi lunari che riportano il nome di personaggi storici famosi (Galileo, Copernico, Aristotele, Platone) e ripropongono anche nomi legati alla morfologia del nostro pianeta (Monti Appennini) e non solo.

A tal proposito voglio ricordare che Galileo Galilei nel marzo del 1610 pubblicò il Sidereus Nuncius, dove presentò le sue scoperte scrivendo che la morfologia della Luna è simile a quella della Terra e qualche decennio più tardi, nel 1651, Giambattista Riccioli pubblicò a Bologna l'Almagestum novum nel quale incluse una carta di Francesco Maria Grimaldi, che introdusse appunto la toponomastica lunare ancor oggi in uso.

In passato le zone più scure furono interpretate dagli astronomi come mari ("maria", in latino), mentre le zone più luminose come continenti ( "terrae"). Oggi noi sappiamo perfettamente che non ci sono oceani sulla Luna, e che "mari" sono solo vaste pianure di lava, anche se la vecchia terminologia è tuttora in uso.

Ed ora basta chiacchiere. Ecco due immagini lunari che ho realizzato la sera del 13 gennaio scorso e alle quali ho aggiunto alcuni elementi di toponomastica.

Alla prossima

Testo Inglese originale:

By the way, since its exploration, the Moon is considered a true world and the selenographic coordinates now applied are similar to those used on Earth.

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