martedì 8 dicembre 2009

I colori delle Stelle [#3]

#3 - Ancora un piccolo passo. L'uso di un'ottica di "collimazione"

Il mio obiettivo è quello di costruire un semplice spettroscopio solare, incoraggiato soprattutto dal fatto di avere avuto l'onore ed il piacere di conoscere Fulvio Mete di persona, allo Star Party di Bocchigliero qui in Calabria.

Ma voglio fare pochi passi alla volta e quindi ora sto cercando di capire il funzionamento dell'ottica di collimazione, diciamo il primo stadio dello spettrografo.

Ho realizzato quindi una fenditura (slit) utilizzando 2 lame di temperamatite (Fulvio docet) e l'ho posta all'ingresso di una scatola di cartoncino seguita dall'obiettivo di una fotocopiatrice da 50mm di focale posto alla distanza di circa 38mm calcolata osservando la fenditura dallo stesso finchè non era a fuoco. Il "treno" ottico prosegue con il reticolo di riflessione (un pezzo di DVD) inclinato a circa 30° e comunque inclinabile posto ad una distanza uguale a quella della fenditura (centro).

Infine, a 90° rispetto al treno ottico, ho praticato un'apertura.

In questa fase non mi sono dedicato all'ottica per la visione, in quanto ho posto in prossimità dell'apertura una webcam completa di obiettivo.

La solita lampada a basso consumo del mio studio è servita da test.

Qui di seguito:

- il progetto di massima
- l'immagine dello spettro elaborato con VISUAL SPEC.




Ho poi sostituito la webcam con la mia reflex digitale Canon 300D equipaggiata con uno zoom Sigma APO-DG 70-300mm impostato alla focale di 70mm MACRO ed ho ripreso più in dettaglio lo spettro nel range compreso tra 540 e 630 nm.

NOTA: Nel riquadro con lo spettro a colori (DSLR) ed in visuale è visibile la riga di emissione nei 609.9 nm relativa all'Europio (numero atomico 63), elemento chimico che viene aggiunto in quantità minime per il suo potere di illuminazione alle lampade a vapore a mercurio per dare una luce più naturale.


Una ulteriore prova l'ho fatta assemblando alla meno peggio un'ottica di ripresa utilizzando un secondo obiettivo per fotocopiatrice identico a quello usato come collimatore e una camera Imaging Source DFK21AF04.AS. La distanza tra la lente frontale dell'obiettivo ed il sensore è di circa 85mm. La ripresa è incentrata tra i 576 e i 594 nm. Il risultato - direi piuttosto sfocato come prima luce - è il seguente.



Aggiungo quindi un'immagine catturata relativa allo spettro solare a sulla quale ho annotato le principali linee di assorbimento. La risoluzione è chiaramente bassa ed è dovuta al tipo di reticolo (un DVD in questo caso) e allo strumento di ripresa (una webcam).


E l'elaborazione dello stesso (calibrazione e grafico) in Visual Spec.


Alla prossima.

Il Doppio Ammasso in PERSEO

Qualche sera fa ho voluto provare il "settantino" skywatcher su uno degli oggetti più conosciuti dello spazio profondo: il doppio ammasso nella costellazione di Perseo.

Gli ammassi stellari sono solitamente spettacolari, ma questo è "doppiamente" spettacolare.
Risolvibile tranquillamente in un binocolo, è osservabile ad occhio nudo da un sito buio.

Il doppio ammasso di Perseo, già catolagato dall'astronomo greco Hipparcos, è conosciuto normalmente come Chi Persei (NGC884, in basso nella foto) ed h Persei (NGC869, in alto nella foto) ed situato a circa 7000 anni luce di distanza e sono separati tra loro da meno di 100 anni luce; una coppia eccezionale a causa del gran numero di giovani brillanti stelle di tipo O e B.

Questa foto l'ho realizzata "integrando" con Deep Sky Stacker 7 scatti da 30 secondi ciascuno al fuoco diretto del rifrattore Skywatcher 70/500mm con la Canon 300D (non modificata) da casa mia il 15 novembre 2009.


Alla prossima.

lunedì 7 dicembre 2009

La mia Strumentazione

Come tutti gli astrofili, la mia strumentazione è work in progress...
Ho posseduto il classico Newtoniano 114/900 passando poi ad uno più luminoso, sempre newton 130/650 con montatura Goto. Breve passaggio ad un Intes micro F10 127/1270mm per approdare, almeno per il momento ad un mak 150/1800.

Ecco la mia STRUMENTAZIONE in dettaglio:

- Maksutov Intes MK66 150/1800mm f12
- Rifrattore Sky Watcher 70/500mm f7

- Montatura Celestron CG5-AS Goto

Accessori:
- Cercatore Intes 6x30
- Cercatore TS RACI 8x50
- Back Focus
- Flip Mirror in 2" out 31,8
- Diagonale Meade 31,8
- Adattatore T Canon/31,8

Oculari e Barlow:
- Oculare Celestron Plossl 32mm
- Oculare Celestron Plossl 15mm
- Oculare Celestron Plossl 9,7mm
- Oculare Celestron Plossl 7,5mm
- Oculare Orion Expanse 6mm

- Barlow SW 2x (con attacco filettato T)
- Barlow Celestron 2x
- Barlow TeleVue 3x

Strumenti di ripresa:
- DSLR Canon EOS 300D
- Camera CCD Imaging Source DFK21AU04.AS USB 2.0 (Sony ICX098BQ)


Ottiche fotografiche:
- Obiettivo zoom EFS 18-55mm
- Zoom Sigma 70-300mm DG-APO

Filtri:
- Baader UHC-S
- Star Analyzer (reticolo di trasmissione per spettrografia)

Altro:
- Netbook Acer Aspire One
- Scatto remoto Dslr (autocostruito)
- Intervallometro Dslr (autocostruito)
- Cavi
- Raccordi
- Telextender

Qualche immagine....

Intes MK66


Sky Watcher 70/500


Valigetta Autocostruita contenente
la maggior parte degli Accessori


Reticolo di Trasmissione STAR ANALYZER 100


Cercatore TS (Right Angle Correct Image) 8x50

DSLR Canon Eos 300D

Zoom SIGMA Apo-DG 70-300mm

Acer ASPIRE ONE
Memoria: 1024 MB DDR2 533MHz
Schermo: 8.9 pollici WSVGA (1024 x 600) Acer CrystalBrite LED
Scheda Video: Intel Graphics Media Accelerator (GMA) 950
Hard Disk: 160 GB ATA 5400 rpm



sabato 5 dicembre 2009

NGC 457, Owl Cluster

NGC 457 si trova nella costellazione di Cassiopea ed è visibile anche con un binocolo.

È un ammasso molto caratteristico per la sua forma particolare che lo ha reso noto con il nome di Ammasso Civetta (alcuni lo anno rinominato E.T.Cluster). E' dominato da due stelle di sesta magnitudine - tra cui è φ Cassiopeiae - e ricorda una civetta in volo.



La foto che ho realizzato è il risultato di 6 pose da 30 secondi, ripresa con la Canon DSRL 300D al fuoco diretto di uno SW 70/500. Elaborazione Deep Sky Stacker e Photoshop.
L'immagine finale è stata "croppata" intorno all'oggetto.


Alla prossima.