domenica 18 marzo 2012

Effetto SCINTILLIO ovvero "Linee Cinetiche"

Quello che voglio presentare oggi è un vero e proprio "divertissement" atto a dimostrare il fenomeno dello scintillio delle stelle. Si tratta di un esercizio ispirato al lavoro di una fotografa ungherese, Monika Landy-Gyebnar, che io definirei - riprendento il titolo di un vecchio sito web realizzato dal sottoscritto a metà anni '90 insieme al mio amico ed ex collega Raffaele Cardamone - "Linee Cinetiche"

Le stelle, tutti lo sanno, emettono luce propria e nel cielo appaiono come puntini più o meno luminosi a differenza dei pianeti che riflettono la luce del nostro Sole.
La caratteristica più evedente delle stelle è che si vedono scintillare, aumentando e diminuendo la loro brillantezza. I pianeti invece no.

La ragione di questo scintillio delle stelle - molto lontane e quindi apparentemente più piccole dei pianeti - è dovuta all'atmosfera terrestre e alle masse d'aria che muovendosi disordinatamente deviano, disperdendoli, i raggi di luce provenienti dalle stesse.

Questo effetto è ancora più evidente se le stelle sono più basse e più vicine all'orizzonte in quanto rispetto allo zenit il tragitto dei raggi nell'atmosfera aumenta di più (tra lo zenit e l'orizzonte si perde circa l'82% in visibilita ovvero 5,40 magnitudini).

Usando la tecnica della lunga esposizione (posa B) sulle stelle e sui pianeti avendo l'accortezza di non mettere la fotocamera su un cavalletto, ma tenendola con le mani, si otterrà una scia luminosa, uno "scarabocchio" (qualcuno ricorderà il ritratto di Pablo Picasso, realizzato da Gjon Mili, a Vallauris, in Francia, nel 1949), che rivela questo scintillio.

Il risultato, lo scarabocchio appunto, è nel caso delle stelle una linea ondulata e di intensità variabile a volte con molti colori. L'effetto sarà più evidente se la stella è più bassa nel cielo e quindi più vicina all'orizzonte.

Fotografando un pianeta, tuttavia, non si registrerà alcun cambiamento: il colore e la larghezza della scia è pressochè costante.

Per ottenere le 6 scie che vi propongo (3 pianeti e 3 stelle a varie altezze) ho utilizzato la mia Canon Eos 300D con zoom 70-300 alla focale di 300 mm a f.5.6, iso 800, 3.2 secondi exp. a mano libera e cercando di tenere il più possibile al centro l'oggetto da fotografare per non invadere tutto il fotogramma.

Come si può vedere i pianeti producono una scia costante, mentre le stelle una scia non omogenea e nel caso di Rigel, più bassa sull'orizzonte, si nota anche il cambiamento di colore dovuto alla turbolenza atmosferica:


Alla prossima.

martedì 13 marzo 2012

MARTE - 13 marzo 2012

Dopo mesi di inattività, non potevo che ricominciare con il pianeta rosso Marte cha ha da poco passato l'opposizione eliaca nella costellazione del Leone.

L'immagine, realizzata col mio solito setup - camera monocromatica - è messa a confronto con la simulazione ricavata sul sito NASA/JPL Solar System Simulator (http://space.jpl.nasa.gov/).


A seguire una immagine che mette a confrondo 2 riprese, una nel visibile (IR-CUT) e una nell'infrarosso (IR-PASS) nella quale sono più evidenti le formazioni superficiali scure.




Alla prossima