martedì 9 dicembre 2008

M42 e LUNA di sabato 6 dicembre 2008

Bella serata, fresca ma con seeing non buono

Volendo provare la funzione di merge di PshopCS3 ho effettuato delle riprese sul terminatore lunare per poi unirle in un mosaico. Questa modalità sembra funzionare egregiamente come si può vedere dal risultato:


Poi ho voluto tentare con la canon ed il teleobiettivo da 200mm di riprendere la cintura di Orione che si vedeva appena ad occhio nudo sul cielo inquinato della mmia zona.

Ho effettuato quindi 21 pose da 30 secondi su montatura AS-CG5-GT Celestron a 800ISO e 3 dark frame, allineando e combinando il tutto con Deep Sky Stacker col risultato di un'immagine integrata da circa 10'30" di esposizione.


A titolo di confronto quella che segue è una porzione di uno scatto singolo da 30 secondi per rendersi conto sia dell'inquinamento luminoso, ma anche delle possibilità che ci offre un software di integrazione per ottenere il massimo da una serie di scatti su un soggetto astronomico.


Alla prossima

martedì 2 dicembre 2008

Occultazione VENERE del 1-12-2008

Finalmente un bella serata ieri, soprattutto per il fatto che si è verificata l'attesa occultazione di Venere da parte della Luna, in congiunzione con Giove.

Ho predisposto per l'occasione solo la fotocamera con 2 obiettivi: lo zoom 18-55mm e l'MTO500mm f/8, anche perchè il seeing di questo periodo non permette di effettuare riprese a focali molto elevate. Il tutto su cavalletto fotografico.

La prima foto vuole contestualizzare l'evento col paesaggio ed è stata scattata con lo zoom alla focale di 33mm - 200ISO - f4,5 - 1/10 sec.


La seconda foto, invece, precede di poco l'evento (ore 17:33 LT) , e documenta anche il vicino Giove ripreso insieme al suo satellite Ganimede - Canon 300D + MTO500mm - ISO 400 - posa 1 sec.


L'ultima foto è l'intera sequenza dell'evento che documenta le fasi dalle 17:43 alle 18:11 (LT) in cui la Luna ha occultato Venere col suo passaggio fino all' egresso.


Alla prossima

lunedì 17 novembre 2008

Un occhio alla nostra stella

Un'occhiata alla nostra stella ogni tanto bisogna darla. Da un pò di tempo è iniziato il nuovo ciclo solare e il nostro Sole è ancora "povero" di macchie.
In questa settimana è apparsa la NOAA 1008, che fa parte appunto del nuovo ciclo da poco iniziato e ieri 16/11/2008 l'ho fotografata a circa 1000mm di focale (utilizzando il filtro ASTROSOLAR) quasi sul punto di scomparire oltre la parte occidentale:


La solita raccomandazione!!! Non guardate il Sole senza filtro adeguato ne ad occhio nudo ne con strumenti. E' pericolosissimo ed è causa di cecità.

Alla prossima

venerdì 14 novembre 2008

Copernicus... un pò più da vicino.

Questa volta sono riuscito a spingermi un più di più con la focale per riprendere il cratere COPERNICUS. L'ultima volta ero arrivato a circa 1950mm con un newton 130/650 e barlow 3x.
Ora ho provato, nonostante un seeing pietoso, con un Intes-Micro Alter M500 (Rutten-Maksutov 127/1270mm) e barlow Skywatcher 2x alla focale di 2540mm circa.


Qualche altra annotazione:

1: Situato nel Mare Imbrium, il cratere COPERNICO, si è formato dall'impatto di un meteorite circa 800 milioni di anni fa e presenta pendici lievemente terrazzate. E' profondo circa 3800 metri.

2: Cratere doppio composto dai crateri FAUTH (diametro 12 Km circa) e FAUTH A (diametro 9,6 Km circa) situato alle pendici dei frastagliati bastioni meridionali del cratere Copernico, conosciuto anche col nome di "Buco della serratura".

3: Ad Est di Copernico troviamo STADIUS, una depressione, ovvero ciò che rimane di un cratere riempitosi succesivamente di lava. Si trova a sud-ovest del più giovane cratere ERATOSTENE (4) . A nord-ovest di Stadius si trova una catena di crateri che continuano, grossomodo linearmente fino a raggiungere il Mare Imbrium.

4: Il Cratere ERATOSTENE delimita assieme a STADIUS il bordo ovest del Mare Vaporum e il bordo nord della Sinus Aestuum.

5: GAY-LUSSAC è un cratere situato sul bordo sud dei Carpazi lunari. Ha un diametro di circa 14 km e una profondità di 2.550 metri.


martedì 11 novembre 2008

Chi si accontenta....

Almeno per il momento mi devo accontentare di questi risultati...

Le foto che ho realizzato sono state effettuate con un Intes-Micro Alter M500 a 1270mm di focale (M2, M15, M42) e con l'obiettivo fotografico MTO 500 a 500mm di focale (M45, M57) su montatura AS CG-5 con GoTo della Celestron.

M2 - Ammasso Globulare (NGC 7089), classe II, nell'Acquario
(elaborazione DSS di 20 pose - tempo di esposizione integrata 5' 5") :


M15 - Ammasso Globulare (NGC 7078), classe IV, in Pegaso
(elaborazione DSS di 16 pose - tempo di esposizione integrata 4' 0") :



M42 - Nebulosa diffusa (NGC 1976) ad emissione e riflessione, in Orione
(elaborazione DSS di 9 pose - tempo di esposizione integrata 3' 9") :


M45 - Ammasso aperto di tipo "C" nel Toro
conosciuto anche col nome di PLEIADI (in Giapponese 'Subaru') , le stelle principali portano il nome delle sette figlie di Atlante e di Pleione: Alcione, Asterope (una stella doppia), Elettra, Maia, Merope, Taigeta e Celaeno:


M57 - Nebulosa planetaria (NGC 6720), tipo 4+3, nella Lira
conosciuta anche come nebulosa ad anello (Ring Nebula):


Spero di migliorare lo stazionamento della CG5 che attualmente non mi permette pose più lunghe di 30 secondi.

Alla prossima

lunedì 13 ottobre 2008

Doppio Ammasso nella costellazione di Perseo

Bene... continuano i miei test con la nuova montatura CG5 con a bordo la sola reflex (Eos 300D Canon), in attesa dell'acquisto del nuovo telescopio.

Questa volta mi sono concentrato sul Doppio Ammasso presente nella costellazione di Perseo, catalogato con le sigle NGC869-NGC884.

Questa coppia di ammassi aperti (open cluster) dista da noi 7000 anni luce ed è facile bersaglio anche per un binocolo, ma addirittura visibile ad occhio nudo da zone con cieli bui e non inquinato.

Il primo a catalogarlo, in realtà, è stato nel 130 a.C. l'astronomo greco Ipparco.

Conosciuti come h, e chi Persei, NGC 869 (sopra nella foto) e NGC 884 (sotto nella foto), sono separati solo poche centinaia di anni-luce e contengono stelle molto più giovani e più calde rispetto al nostro Sole.



Alla prossima

lunedì 6 ottobre 2008

Altre prove Deep CG5 + Canon + MTO500 f/8

Continuano le prove della montatura con allineamento "approssimativo" e GOTO.
Questa volta la DSLR Canon Eos 300D l'ho equipaggiata con l'MTO500 f/8 (catadiottrico da 500mm di focale) sempre perchè in attesa di acquistare il nuovo telescopio.

Ecco le foto scattate venerdì scorso su M20 (Trifida) e M17 (Swan Nebula o Omega Nebula)



Per finire... anche uno scatto su Giove


Alla prossima

lunedì 29 settembre 2008

"Prima Luce" nuova montatura CG5-GT

Dopo aver venduto il Nexstar 130SLT, ho trascorso tutta l'estate a decidere che tipo di montatura acquistare, essendo orientato principalmente ad una Equatoriale e con sistema GoTo.
Alla fine tra compromessi vari, dettati da 2 variabili "fondamentali" e cioè il peso, e non meno importante, il budget, la scelta andava effettuata su una HEQ5 oppure su una AS CG5-GT.

La prima l'avevo trovata d'occasione, ma il destino ha voluto che la spedizione è stata "furtata" per cui, grazie alla completa disponibilità del negozio (che ci ha rimesso di tasca), ho ottenuto un prezzo di favore per cui con una piccolissima differenza ho acquistato la Celestron AS CG5-GT.

Per quanto riguarda l'ottica, per ora, l'acquisto invece è rimandato.

Dopo una settimana di copertura totale del cielo, dedicata a costruirmi l'attacco per la fotocamera, finalmente ieri sera ho potuto provare questa montatura dal balcone di casa, quello col solito lampione davanti.

Per quanto riguarda la Latitudine ho regolato la montatura (rigorosamente in bolla) da una posizione che mi lasciava vedere la Polare, operazione che ho fatto dal foro del cannocchiale polare (opzionale) che non ho ancora acquistato.

Purtroppo dal balcone "di ripresa" la polare non si vede quindi una volta trasportata la montatura su questo, ho fatto uno stazionamento di massima orientando, aiutato dalla bussola, l'asse polare del treppiedi.

Ho quindi montato la Canon 300D con un telebiettivo da 200mm di focale ad f/4.5 (un vecchio skymaster passo a vite "riesumato" e riadattato con un anello T2/Canon).

Quindi ho fatto un primo allineamento ad una stella (conscio che con 2 o tre stelle è meglio) scegliendo Alpheratz della costellazione di Andromeda, in quanto il target scelto era M31. Regolato la fotocamera a 1600 ISO e fatti alcuni scatti di prova, ho effettuato 17 riprese da 30 secondi.

Ho spostato quindi la montatura ed ho rifatto l'allineamento, questa volta su Giove (Solar System), e quindi puntando su M8 ho effettuato 12 scatti da 30 secondi.

Infine ho sommato le due sessioni di ripresa con Deep Sky Stacker (DSS) e ho elaborato con Pshop.

I risultati sono quelli che vedete qui riportati:


lunedì 18 agosto 2008

ECLISSI LUNARE del 16/17 Agosto 2008


Compositazione di 3 immagini (ore 23.10 circa LT) - tempi differenti per la parte illuminata e la parte in ombra

Dopo aver perso l'eclissi totale dello scorso febbraio per via delle pessime condizioni metereologiche, speravo di riuscire a documentare quella del 16 agosto scorso, questa volta parziale.

L'orario per documentare l'evento è stato piuttosto "comodo" avendo avuto luogo la sera del 16 agosto, appunto, a partire dalle 20.24 (LT) quando è avvenuto il primo contatto della luna con la penombra del nostro pianeta. Il primo contatto della Luna con l’ombra era previsto per le 21:36, mentre la fase massima dell’eclissi (parziale, circa dell’80%) alle 23:11
L’ultimo istante in cui la Luna è stata coperta dall’ombra si è verificato alle 00:45 del 17 agosto
ed infine il momento in cui la Luna è uscita dalla penombra alle 01:58.

Per fotografare l'eclissi ho utilizzato la Canon Eos 300D equipaggiata di MTO 500mm di focale ad f/8 e ho fatto - ogni 5 minuti circa - vari scatti a varie velocità di otturazione, per essere sicuro di avere delle immagini "utilizzabili" (avevo solo effettuato prove la sera precedente con luna quasi piena)

Le immagini selezionate - 40 scatti in tutto su circa 360 - sono state poi messe insieme (disposte su 8 righe x 5 colonne) in una unica immagine che riporta l'intera sequenza dell fenomeno.

L'esposizione è stata via via crescente al decrescere della luna visibile a partire da 1/500 di secondo fino a d 1/80 (e viceversa), mentre per l'immagine che documenta il colore rossastro dell'ombra ho esposto per 2 secondi.

(Cliccare sull'immagine per vederla ingrandita)


Alla fine ho utilizzato tutte le immagini della sequenza precedente (tranne quella col colore rosso) per realizzare un filmato che rende l'idea dell'intero evento. La rotazione lunare è dovuta al fatto che ho ripreso con un cavalletto fotografico e quindi il movimento utilizzato per centrare via via il nostro satellite è di tipo Altazimutale.




lunedì 14 luglio 2008

Il Cigno dalla periferia

Io abito nelle periferia di una piccola città dove il limite visuale raramente va oltre i 3.2 di magnitudine. A questo limite contribuiscono soprattutto i lampioni posti sulla strada di accesso alle abitazioni. Quando per qualche capriccio tecnico si spengono si può guadagnare qualcosa.

Questa premessa è d'obbligo per presentare il lavoro di venerdì sera. I lampioni erano li, al loro posto, e "perfettamente funzionanti" (sigh!).

Trovato il punto più protetto da ulteriori riflessi per fotografare la costella zione del Cigno, ho piazzato la Canon 300D su cavalletto fotografico, quindi fisso, senza nessuna motorizzazione e/o inseguimento ed ho cominciato a fare qualche scatto di prova per testare la messa a fuoco e l'esposizione "giusta" applicando la regola semplificata del "500 diviso la focale dell'obiettivo". Quindi, essendo lo zoom della reflex digitale impostato a 20mm, ho effetuato il calcolo 500/20 che da come risultato 25 ovvero i secondi massimi di esposizione per evitare il moto apparente delle stelle. Sensibilità impostata a 1600 ISO.
Ho effettuato quindi 10 scatti da 25 secondi + 1 dark frame da 25 secondi che ho poi mediato con Deep Sky Stacker (freeware) ed elaborato infine col solito programma di elaborazione fotografica.

Tenendo quindi conto dell'inquinamento luminoso (più evidente nella parte inferiore della foto) il risultato è per me più che soddisfacente. Mi riprometto a breve di effettuare la stessa ripresa sotto un cielo buio per confrontare i risultati.


Alla prossima.

venerdì 11 luglio 2008

Luna - Galleria fotografica del 9 luglio 2008

Le serate estive, si sa, non offrono condizioni di visibilità eccezionali. Ma non ci si può arrendere ed aspettare il fresco autunnale - o peggio - il freddo invernale.

Le immagini che seguono le ho effettuate la sera del 9 luglio scorso.
Ho aggiunto qualche elemento di toponomastica, come ormai è mia abitudine fare.

POSIDONIUS e PLINIUS:


PICCOLOMINI:


MARE NECTARIS:


HERCULES e ATLAS:


A presto

The Butterfly Cluster

Situato nella costellazione dello Scorpione l'ammasso aperto M6 (Messier 6 o NGC6405) è anche noto come Ammasso della Farfalla, descritto da Burnham come una "affascinante gruppo che ricorda il profilo di una farfalla con le ali aperte".
Scoperto prima del 1654 da Giovan Battista Hodierna, fu inserito col nome di M6 nel suo catalogo da Charles Messier che lo descrisse come "un ammasso di piccole stelle tra l'arco del Sagittario e la coda dello Scorpione. Ad occhio nudo sembra una nebulosa senza stelle, ma anche un piccolo telescopio lo rivela come un ammasso di piccole stelle. Diam. 15'".

E' formato prevalentemente da stelle giovani blu, mentre la stella più luminosa è arancione come dimostra l'immagine che ho ripreso con la mia Canon 300D al fuoco diretto del 130SLT Celestron

L'età stimata di M6 è di 100 milioni di anni mentre la sua dimensione apparente è di 25' d'arco ed ha magnitudine apparente di 4.2.

giovedì 10 luglio 2008

Red Spot


Ormai sempre più di rado si può avere a che fare con seeing buoni. Dalle mie parti poi non ne parliamo...

Il 6 luglio scorso, dopo aver valutato che non era serata, non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di riprendere la macchia rossa; 2 riprese a circa mezzora di distanza. Certo che se il tempo fosse stato più clemente una ripresina dall'inizio alla fine con 10 minuti di intervallo sarebbe stata più carina.

Le 2 riprese sono state effettuate col mio inseparabile 130slt + barlow 3x + Toucam Pro II - Elaborazione RegistaX e infine, le due immagini sono state messe "in sequenza" con GifAnimator.

giovedì 3 luglio 2008

Transito di Callisto su Giove [fase iniziale]

E rieccomi di nuovo a parlare di riprese con la mia webcam accoppiata al telescopio.

Nonostante la serataccia calda e con un seeing schifoso l'obiettivo della serata era di riprendere l'ombra proiettata sul pianeta GIOVE dal suo Satellite CALLISTO (una eclissi a tutti gli effetti)

Le riprese sono state effettuate utilizzando una Barlow 2x e quindi a 1300mm di focale (viste le cattive condizioni osservative)

Si tratta di 2 riprese, una delle 22:58 (LT) con la luminosità più alta per catturare anche il satellite CALLISTO in prossimità del pianeta e l'altra effettuata alle 23:14 (LT). La freccia rossa indica il satellite e la freccia gialla la sua ombra. L'altro satellite "mediceo" visibile è IO


Alla prossima

domenica 25 maggio 2008

Confronto Luna del 7 e 8 maggio (MTO 500)

Visto che in questi giorni è stato sempre pieno di nuvole, pubblico una foto di un paio di settimane fa in cui metto a confronto la luna nei giorni 7 e 8 maggio 2008. Le 2 foto sono state realizzate con la Canon Eos 300D + MTO 500 e duplicatore di focale.


Alla prossima

lunedì 19 maggio 2008

Piano Sequenza da Plato ad Aristarco

Oggi pubblico un filmatino in Divx realizzato con la webcam.
Si tratta di un piano-sequenza dal cratere PLATO fino ad ARISTARCO dove si possono notare i colori della superficie lunare.
La ripresa è stata effettuata sera di domenica 18 maggio 2008 col 130/650 + barlow 2x e con la Toucam Pro II, ed è stata poi riscalata e convertita in Divx (nota: l'originale è più definito, ma il server del blog ricomprime il filmato a discapito della qualità).



Alla prossima

venerdì 16 maggio 2008

Ancora una serata lunare colorata

Beh. Ci ho preso gusto.

Ieri sera, con una luna di poco più di 10 giorni ed una illuminazione del 84% ho dedicato ancora un pò di tempo per fare delle riprese da rielaborare per evidenziarne i colori.

Questi sono i risultati purtroppo non soddisfacenti dal punto di vista della definizione forse perchè mi ritrovo con lo strumento non perfettamente collimato. I colori però si possono apprezzare in tutte le loro sfumature. Ecco le immagini (riprese a varie focali):


Zona del cratere COPERNICUS e MONTES CARPATUS con il cratere Gay-Lussac:


Zona del cratere SINUS IRIDUM:


E infine un MOSAICO della zona del cratere PLATO e del MARE FRIGORIS (più sopra). Proseguento in alto, si possono scorgere i crateri PHILOLAUS (proprio su terminatore e quasi del tutto in ombra), ANAXAGORAS e GOLDSCHMIDT (più al centro) :


A presto

giovedì 15 maggio 2008

Mari Lunari a colori

Eccomi di nuovo col tema delle foto della Luna a Colori.

Questa volta però non si tratta di scatti singoli sul soggetto completo con la reflex, ma di 3 riprese effettuate con la webcam (la consueta Toucam pro II) al fuoco diretto del mio 130/650 + barlow 2x. Le riprese sono state effettuate a colori, elaborate con RegistaX, "mosaicizzate" con iMerge e infite rielaborate con Photoshop con la tecnica già illustrata su questo Blog, ovvero lavorando su un livello in b/n per i dettagli e su un livello per i colori esasperando la saturazione e sfocandolo per attuture i disturbi; fondendo infine i livelli col metodo colore.

I soggetti ripresi sono il MARE SERENITATIS e il MARE TRANQUILLITATIS; in basso a sinistra si possono scorgere i MONTI APPENNINI e i crateri Aristillus, Autolycus e Archimedes
(cliccando sull'imagine si può vedere ingrandita)



Alla prossima

giovedì 8 maggio 2008

Seconda luce MTO500 (+ duplicatore di focale)

Ieri sera - 7 maggio 2008 - approfittando di un varco tra le nuvole alle quali ormai mi sono rassegnato, ho voluto provare l'MTO 500mm/f8 applicandogli un duplicatore di focale (2x - 42x1) e portandolo quindi a 1000mm di focale.

A parte il suggestivo aereo e la sua scia...,



il soggetto preso di mira è stata la classica luna con uno scatto - forse non troppo curato - per riprendere la luce cinerea



e uno scatto per riprendere il terminatore sulla fase di ieri sul quale si notano Furnerius, Petavius e il mare Crisium.

Dati di Ripresa:
Data: 7 maggio 2008 ore 20.37 (LT) - Fase: 147.8° - Età: 2.26 gg - Illuminazione: 7.7% - Distanza dalla Terra: 358.037 km - Diametro apparente: 33.37'
Canon Eos 300d - Obiettivo MTO 500/f8- Duplicatore di focale 2x
Scatto singolo 1/5"


Alla prossima

mercoledì 30 aprile 2008

Prima luce MTO 500mm

Mi è appena arrivato l'ultimo acquisto per la reflex digitale, un MTO RussoCatadiottrico, modello MC 3M-5CA di focale 500MM e diaframma fisso a F8,0.



Bene.
Ho subito fatto uno scatto alla LUNA di questa mattina (fase 33%).
L'immagine è stata croppata e riscalata (elaborazione PShop).
Si può notare chiaramente il cratere Grimaldi.



Seguiranno, spero presto, altre immagini.
Alla prossima

lunedì 21 aprile 2008

La tecnica del "TIRAGGIO"

Il TIRAGGIO è una tecnica che consente di aumentare la focale di ripresa della nostra strumentazione e di conseguenza ottenere degli ingrandimenti maggiori.
Si utilizzerà una BARLOW (ad esempio 2x o 3x) ed un tubo "di prolunga" - un tubo privo di ottiche facilmente realizzabile - che verrà interposto tra la barlow e il sensore (webcam/ccd) permettendo a quest'ultimo di essere distanziato dalla barlow stessa come illustrato in questo schema:




Per calcolare la nuova focale equivalente si può utilizzare il metodo del confronto facendo 2 riprese, una con la sola barlow ed una con barlow e tubo di prolunga. Una volta ottenute le 2 immagini, con un programma di fotoritocco si misureranno i pixel relativi allo stesso soggetto e si faranno le dovute proporzioni

A : Nx = B : X

dove
A è il numero di pixels relativi al soggetto ripreso alla focale nota
Nx sono gli ingrandimenti della Barlow (oppure la focale nota)
B è il numero di pixels relativi al soggetto ripreso alla focale NON nota
X è il valore da trovare (ingrandimenti o focale)

Ad esempio:
A = 120 pixel (soggetto ripreso con barlow 3x)
Nx = 3 (3x della Barlow) oppure 650mm*3 = 1950mm di focale raggiunta dalla sola Barlow
B = 222 pixel (soggetto ripreso con barlow 3x + tubo di prolunga)
X = B * Nx / A

X = 222 * 3 / 120 = 5,55x e quindi 5,55 * 650mm = 3607,5mm
oppure
X = 222 * 1950 /120 = 3607,5 mm

In questo caso ho utilizzato un tubo di 110mm tra la barlow Televue 3x e la webcam.

Nel caso specifico delle TELEVUE esiste una tabella che aiuta nel calcolo e si può trovare sul sito televue.com . La tabella è questa:



Ecco quindi alcune immagini realizzate la sera di venerdì 18 aprile 2008 con questa tecnica:

SATURNO (confronto varie focali)


Mosaico di 2 immagini del CRATERE PYTHAGORAS



Il CRATERE ARISTARCHUS e la VALLIS SCHROTER con evidenziati i colori (tecnica presentata in questo blog)


Alla prossima

lunedì 31 marzo 2008

Il Sole di questa settimana (parte seconda)

Ho proseguito nell'osservazione del Sole e delle sue macchie questo fine settimana. Posto le immagini che ho realizzato sabato e domenica in cui purtroppo il cattivo seeing ha fatto da padrone.

Sabato 29 marzo 2008


Domenica 30 marzo 2008




Vi rimando infine all'immagine realizzata dal Solar & Heliospheric Observatory (SOHO) il 29 marzo 2008 per gli opportuni confronti cliccando qui.


Alla prossima

venerdì 28 marzo 2008

Il Sole di questa settimana (parte prima)

Questa settimana, sul Sole sono apparse tre grandi macchie solari, catalogate con i numeri 987, 988 e 989.

Sembrava si trattasse del nuovo ciclo solare (che è iniziato da poche settimane), ma invece si tratta del vecchio Solar Cycle 23 e questo si evince dalla loro polarità magnetica che li associa appunto al vecchio ciclo. La mappa magnetica per queste macchie, elaborata dal SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) il 27 marzo scorso, mostra che il nord e il sud magnetico delle tre macchie sono orientati secondo lo schema del Ciclo Solare 23, mentre le polarità del nuovo Ciclo 24 dovrebbe essere invertito.

In pratica - guardando le macchie nelle immagini che ho realizzato - il Nord magnetico si trova a sinistra di ogni macchia e il Sud magnetico a destra.

Quindi, per concludere, ci troviamo con 2 Cicli Solari attivi allo stesso tempo: il Solar Cycle 24 appena iniziato e il Solar Cycle 23 che pian piano si sta esaurendo, cosa del tutto normale secondo gli studiosi.

Quelle che seguono sono le immagini che ho realizzato il 26 marzo intorno alle ore 14:00 col mio telescopio dotato di filtro solare Astrosolar e la webcam.



La solita raccomandazione!!! Non guardate il Sole senza filtro adeguato ne ad occhio nudo ne con strumenti. E' pericolosissimo ed è causa di cecità.

Alla prossima